Siamo a poche ore dall’annuncio della Fed in tema di taglio dei tassi e, ancora una volta, l’incertezza regna sui mercati finanziari. Approfittiamone allora per riflettere su qualche dato economico che interessa gli Stati Uniti in questo momento.
Il dato più recente riguarda la disoccupazione:
allora, un piccolo balzo in su della disoccupazione al 4% non è esattamente un dato catastrofico, soprattutto se accompagnato da un mercato del lavoro ancora solido.
Certo, il Pil inizia a dare qualche segnale di rallentamento:
anche se siamo molto lontani dalla crescita dello zero virgola dell’Area Euro, tuttavia è il settore manifatturiero a soffrire di più in questo momento:
un Manufacturing PMI che rientra bruscamente sotto i 50 non è un dato da sottovalutare. E anche le aspettative economiche rimangono molto vicino ai minimi:
In ogni caso, domani uscirà il dato sull’inflazione di maggio, un dato che comunque non è atteso sotto il 3,4%:
e quindi ancora molto sopra il target del 2%.
Di fronte a questi dati, non c’è nulla che impone una particolare pressione alla Fed per tagliare i tassi nell’immediato e a un ritmo sostenuto. Però c’è la concreta possibilità che Powell decida di seguire la strada adottata dalla Bce di arruffianarsi un mercato che, come scritto in un recente report, ha praticamente già scontato un primo taglio.
Infine, sempre in suddetto report, abbiamo considerato il fatto che M1 in dollari sta mostrando timidi segnali di ripresa:
rispetto al minimo di febbraio 2024… tuttavia, non dobbiamo dimenticarci che contemporaneamente la Fed sta portando avanti un’altra battaglia, quella dell’alleggerimento di bilancio:
che l’ha portata a tagliare oltre 1.000 miliardi di dollari in un anno. Io penso che la Fed intenda arrivare almeno a un bilancio di 6.500 miliardi prima di pensare a invertire la rotta. E questo significa avere le mani legate fino al 2025.
Inoltre, un minimo e isolato taglio dei tassi non servirà a ribaltare le condizioni di finanziamento:
caratterizzate da tassi brevi ancora alti e da una curva negativa. Comunque, abbiamo capito che l’azionario americano non è particolarmente preoccupato dalla situazione e Powell deve combinarla davvero grossa per invertire questo trend…